Ressa a zafferana etnea, più che calici spintoni

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Ressa a zafferana etnea, più che calici spintoni

 

Urla , strepiti, spintoni , parolacce, questo capitava ieri sera a Zafferana Etnea per entrare a “calici sotto le stelle” la kermesse che si svolge ogni anno in estate, dove si possono degustare tantissimi vini siciliani con etichette importanti in quantità o qualità.
Sen non ché quest’anno l’organizzazione ha toppato alla grande, complice le alte temperature? Ma si ! accontentiamoci di questa Sicula giustificazione, però è bene fare il punto di quello che è successo. La pubblicità dell’evento nei manifesti a Catania che ha Zafferana a mio avviso non ha ben specificato che si potevano acquistare in prevendita i biglietti. Però attenzione non nel box office ma solo a Zafferana stessa quindi, si doveva andare al paese per prendere i biglietti in prevendita , (Mha!!!!) .
Avendo il biglietto però,non si aveva il diritto ad entrare in maniera comoda, bisognava fare ugualmente la fila assieme a noi comuni mortali che sprovvisti di prevendita eravamo nella calca, perché si è deciso di fare dei turni di entrata 20,30- 21,15- 22,15 , ma chi entrava,  non aveva l’obbligo di uscire prima dell’ingresso del turno successivo, cosi capitava che chi aveva il biglietto per le 21,15 è riuscito ad entrare, dato la confusione alle 22,30 assieme all’ultimo turno. Bastava semplicemente fare l’ingresso separato per la prevendita, eliminare i turni , vendendo i biglietti rimasti fino ad esaudimento dei calici cosi la gente non si sarebbe accalcata .Si dovevano fare ben 4 file per entrare ,una per superare il cancello dell’anfiteatro, una per prendere i bicchieri ,una per accedere alla rampa, una per avere in maniera obbligatoria smarcato il biglietto per dimostrare che si era passati nello stand n 1 del pane con l’olio, il tutto seguiti da addetti alla manifestazione che con molta cafonaggine e maleducazione ci indirizzava come pecore, ad un paio di questi villani ho espresso le mie rimostranze per i metodi poco professionali .
I sommelier spesso non sapevano quale vino avevano nei posti di degustazione ,cibo dozzinale, addirittura le fette di pane erano ghiacciate all’interno. Il personale degli assaggi alimentari non era in grado di gestire la fila arrivando al punto che la pasta dello chef stellato tanto decantato, veniva servita senza forchette invitando a fare una fila (sic!!)altrove a prenderla.
A me dispiace perché ques’appuntamento estivo poteva diventare una piccola vinitalyi siciliana, ma se continua ad essere cosi male organizzata verrà declassata  ad una festa parrocchiale di borgata.
La cosa positiva è che con €12,00 ti rimane il calice ops bicchiere,nel contesto appena rappresentato ci sono i bicchieri di vino non i calici.

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