La CIPE CONFERMA I LICENZIAMENTI ; DOMANI CONFERENZA STAMPA DEI SINDACATI DAVANTI I CANCELLI DELL’AZIENDA

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La CIPE CONFERMA I LICENZIAMENTI ; DOMANI CONFERENZA STAMPA DEI SINDACATI DAVANTI I CANCELLI DELL’AZIENDA

Si è chiuso con un nulla di fatto il tavolo di crisi, convocato per questa mattina dalla Regione Siciliana, per l’esame della procedura di licenziamento dei lavoratori della Cipi. Davanti al rappresentante dell’assessorato regionale del lavoro, Sergio De Matteo, ai segretari generali e di federazione di Cgil, Cisl e Ugl ed ai rappresentanti sindacali dei dipendenti, l’azienda ha confermato la linea espressa nei precedenti incontri che si sono svolti negli uffici di Confindustria Catania prima e nella sede del Ministero dello sviluppo economico poi. Una volontà, quella sostenuta dalla proprietà per bocca dei consulenti Ezio Cristetti e Francesco Andronico, di dismettere lo stabilimento catanese che si è andata a sommare oggi alla totale chiusura nei confronti delle proposte avanzate dai sindacati per mantenere in vita la produzione nella zona industriale etnea. “Abbiamo ancora una volta rilanciato l’esigenza di salvaguardare i livelli occupazionali attraverso la ricerca di soluzioni alternative come la creazione di una cooperativa di lavoratori o la cessione del ramo d’azienda, grazie anche alla disponibilità mostrata sia dal Ministero che dalla Regione di sostenere queste attività con la messa a disposizione di ammortizzatori sociali – spiegano Gianluca Patanè di Slc Cgil, Antonio D’Amico di Fistel Cisl e Carmelo Giuffrida di Ugl chimici, insieme agli Rsa Giuseppe Tosto per la Cgil, Valeria Vittorino e Pierluigi Amato per la Cisl, Massimiliano Di Mauro per la Ugl. Dalla Cipi, invece, hanno risposto che intendono utilizzare queste risorse per accompagnare la struttura etnea verso la definitiva smobilitazione. Riteniamo tutto ciò inaccettabile, offensivo nei confronti di queste 50 famiglie che perderanno il posto di lavoro e delle istituzioni che intendono salvaguardare un principio previsto anche dalla costituzione. Di fronte quest’ennesimo rifiuto da parte della società, dopo una breve assemblea, abbiamo deciso di comune accordo di chiedere la conclusione della procedura.” A loro si aggiunge la voce dei segretari territoriali Giacomo Rota, Maurizio Attanasio e Giovanni Musumeci: “Nessun lavoratore sarà lasciato solo davanti ad un simile sopruso ed è intollerabile registrare un netto rifiuto, da parte dei vertici aziendali, di garantire la prosecuzione delle produzioni dopo aver continuato ad accampare motivazioni deboli. Non possiamo consentire che la Cipi, dopo aver beneficiato di contributi e aiuti dallo Stato, decida di lasciare a casa i suoi lavoratori per alimentare un mercato al ribasso in altre parti d’Europa. Per questo siamo pronti ad ogni iniziativa possibile per scongiurare tutto ciò.” Da domani, intanto, potranno partire i primi licenziamenti e, per questo, c’è grande agitazione tra gli stessi lavoratori che, alle 10, terranno una conferenza stampa davanti la sede della Cipi in via Cosmo Mollica Alagona 10.

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