Fiasco mediatico/politico del M5S di Catania – La gettonopoli Catanese si risolve con “FATTI INSUSSISTENTI”

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Fiasco mediatico/politico del M5S di Catania – La gettonopoli Catanese si risolve con “FATTI INSUSSISTENTI”

CATANIA – I fatti sono noti ai più, ma è bene fare un passo indietro; tra squilli di tromba e corposi fascicoli il M5S di Catania il 22 gennaio del 2016, indice una conferenza stampa dove alla presenza della nomenclatura Grillina, la Senatrice Nunzia Catalfo, la deputata Giulia Grillo e l’on all’ARS (appena rieletta) Gianina Ciancio evidenziavano quello che avevano scoperto durante il corso delle loro “ricerche” fatte dal gruppo grillino di P.zza Santa Maria della Guardia (gruppo che ora non esiste più perché fuso con l’altro gruppo catanese) anomalie nei lavori delle commissioni consiliari del Comune di Catania, del 2014 e dei primi mesi del 2015, cioè consiglieri comunali che si beccavano il gettone di presenza per una permanenza di pochi minuti (fatto sicuramente immorale e poco etico ), consiglieri che avevano il dono dell’ubiquità, dove allo stesso giorno e alla stessa ora erano presenti in più commissione, facendo in questa maniera lievitare i costi. Per poi infiocchettare la conferenza stampa dalle cifre della mala politica “nel 2014 questo malcostume è costato alle casse comunali oltre un milione di euro”. Pochi giorni dopo il Presidente dell’ufficio del Gip di Catania, Nunzio Sarpietro, ha disposto l’imputazione coatta di 34 consiglieri del Comune di Catania e di 17 segretari di Commissione. I reati ipotizzati, a vario titolo, per fatti avvenuti nel 2014, sono: truffa aggravata ai danni del Comune, abuso d’ufficio e falso in atto pubblico, nonostante la procura avesse chiesto l’archiviazione. Il GIP Sarpietro evidenziava invece negl’atti, che l’indagine parte proprio dalla conferenza stampa “L’inchiesta era nata dall’acquisizione di un articolo del quotidiano La Sicilia che riportava segnalazioni di attivisti del M5s.”
Invece dopo due anni d’indagine, ieri si è conclusa con un nulla di fatto, dato che il Gup Carlo Cannella accogliendo al richiesta del PM Fabio Regolo, ha assolto i nove imputati che avevano scelto il rito abbreviato,mentre ha disposto il “non luogo a procedere” per tutti gli altri “perche il fatto non sussiste” parliamo di altri 42 imputati. Voglio ricordare che già in queste pagine il Dott. Parisi consigliere comunale e Presidente della commissione Bilancio aveva previsto che il caso si sarebbe sgonfiato e che era nato solo per la moda di andare addosso al politico di turno ma che comunque era un problema di etica” se qualcuno ha firmato ed è rimasto 5-10- minuti andando via, come accertato, non è un illecito lo prevede il regolamento, quindi diventa un problema di etica, di onestà intellettuale, non di legalità giuridica”, le conclusioni. Due anni di indagine e udienze processuali i nomi dei consiglieri e dipendenti comunali messi alla berlina, soldi spesi in pratiche legali e nella difesa, il tutto perché il M5S con la sua sete di visibilità, non ha alcun ritegno per l’integrità del cittadino onesto e lavoratore, qualsiasi mezzo per i Grillini è utile per dire che chi è contro il M5S è un ladro. Questo modo infimo di fare politiche dei 5 Stelle continuerà fino a quando non pagheranno per le calunnie che usano elargire, come in questo caso, nei confronti non dico dell’avversario politico ma di chi semplicemente non sottostà al loro modo di vedere la realtà. Per concludere ritengo che i  calunniati oggi assolti, abbiano tutte le carte in regola per chiedere un risarcimento per danni d’immagine ma ha chi? allo Stato(quindi a tutti noi)  oppure al M5S  di Catania artefice di questo grave bluff ?

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