Direttrice Carbonaro: «Grande interesse per Biblioteche riunite»

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Direttrice Carbonaro: «Grande interesse per Biblioteche riunite»

CATANIA – «Ringrazio la signora Gentiloni e il sindaco Bianco, presidente della Biblioteca, per l’opportunità offerta dalla visita dei consorti dei leader del G7 nella Sala Vaccarini che ci ha consentito di mostrare al mondo i nostri inestimabili beni librari».
Lo ha detto la direttrice delle Biblioteche Riunite Civica e Antonio Ursino Recupero, Rita Carbonaro, sottolineando il rinnovato interesse del mondo culturale internazionale per il patrimonio librario catanese.
In particolare la visita ha amplificato la notizia della prossima riproduzione in copie tipografiche da parte dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana della preziosa Bibbia del Cavallini, in base a un accordo siglato il 14 aprile scorso tra il sindaco di Catania Enzo Bianco, presidente delle Biblioteche riunite, e il direttore dell’Istituto, Massimo Bray, già ministro dei Beni culturali.
Secondo gli esperti lo straordinario capolavoro di Petrus Caballinus de Cerronibus, pittore, mosaicista, orefice e miniaturista romano discepolo di Giotto e vissuto tra l’ultimo trentennio del XIII secolo e il primo decennio del XIV, fu creato da almeno tre amanuensi e miniatori guidati da Pietro Cavallini in persona in un centro di produzione libraria di altissimo livello per qualità e quantità della decorazione.
Il codice in folio, miniato in oro, consta di 440 carte (Vecchio e Nuovo Testamento, con le Epistole a Prologhi di San Girolamo) disposte su due colonne di 56 linee, di accurata scrittura gotica, con titoli rubricati e decorata con iniziali istoriate e con fregi marginali costituiti da steli che fanno da cornice al racconto biblico, adorno da figurine umane e grottesche, spesso racchiuse in medaglioni.
Le Biblioteche Riunite Civica e Antonio Ursino Recupero di Catania conservano oltre 270 mila volumi tra cui alcuni rarissimi e preziosi: oltre alla Bibbia del Cavallini, Officium Beatae Mariae Virginis, codice di Varnucci il Vecchio del ‘400, il libro di teoretica musicale medievale, studiato dagli esperti di tutto il mondo, una copia quattrocentesca di Dante, una bellissima cronaca benedettina, senza contare le duemila pergamene, incunaboli, cinquecentine, erbari secchi e dipinti e tant’altro.

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